La Madonna della Neve: la tradizione incontra l’innovazione

Nel 2025, la parrocchia di Sala di Serino si è trovata di fronte a un’importante sfida: preservare l’antica statua della Madonna della Neve, in legno policromo, tutelata dalla Soprintendenza, e allo stesso tempo garantirne la presenza simbolica durante la tradizionale processione del 5 agosto. Per rispondere a questa esigenza, è stato avviato un progetto che ha unito arte sacra e tecnologia, coinvolgendo tre realtà specializzate: Anima Campania per la scansione e modellazione digitale, 3DRap per la produzione fisica in stampa 3D, e Pheliana Srl per le finiture pittoriche.

Il ruolo di 3DRap: tradurre il digitale in materia

3DRap ha ricevuto il modello digitale della statua, una fedele scultura 3D ottenuta tramite scansione ad alta risoluzione dell’originale ligneo. Questo modello è stato analizzato e rielaborato per adattarlo alla produzione tramite tecnologia FDM (Fused Deposition Modeling), una tecnica di stampa 3D che costruisce oggetti strato dopo strato fondendo filamento termoplastico.

Data l’imponente dimensione dell’opera (circa 1,5 metri di altezza), si è proceduto con una suddivisione della statua in tre macro-blocchi che potessero essere stampati separatamente e poi assemblati in modo invisibile, tramite incastri e incollaggi strutturali. Questo ha richiesto un attento studio della geometria interna per garantire sia la robustezza che la fedeltà estetica.

La produzione: un processo ad alta complessità

Il processo di stampa è stato svolto con due macchine 3D industriali a grande formato, operative a ciclo continuo per circa 30 giorni. È stato impiegato circa 30 kg di PLA (Acido Polilattico), un materiale di origine vegetale, ricavato da mais e patate, completamente biodegradabile e compatibile con la filosofia ecologica del progetto.

 

La parametrizzazione di stampa ha richiesto un’approfondita attività di ingegnerizzazione: sono stati definiti profili di velocità dinamici, adattivi alla geometria, per migliorare la resa superficiale e ridurre vibrazioni e imprecisioni nei passaggi più complessi, come i drappeggi e le curve sinuose del mantello.

Il software di slicing ha elaborato le superfici in segmenti molto fini, garantendo un elevato livello di dettaglio, e il controllo elettronico interno di 3DRap ha regolato in tempo reale il flusso del materiale estruso da un ugello da 1 mm, mantenendo la temperatura a 220°C.

Sostenibilità e post-produzione

Durante la produzione sono stati utilizzati supporti tecnici fondamentali per la corretta realizzazione di zone in sottosquadro o sospese, simili ad “artigli” che sorreggevano temporaneamente le parti più delicate. Tali supporti sono stati rimossi a mano in fase di finitura, e il materiale scartato è stato raccolto, riciclato e riconvertito in nuovo filamento, riducendo l’impatto ambientale.

Una volta assemblati i tre blocchi, la statua ha finalmente preso forma: robusta, leggera e pronta per ricevere l’intervento artistico di Pheliana Srl per la cromia finale.

Un ponte tra fede e tecnologia

Questa replica della Madonna della Neve rappresenta un esempio concreto di come la manifattura additiva possa affiancare il mondo dell’arte e della religione, tutelando il patrimonio culturale e allo stesso tempo permettendo la continuità delle tradizioni.

Come già avvenuto in passato per il bassorilievo di San Guglielmo, 3DRap conferma il proprio impegno nel mettere l’innovazione tecnologica al servizio del valore storico e spirituale, con attenzione alla qualità e alla sostenibilità.

“La fede può camminare con la tecnologia. Il nostro compito è creare un ponte tra tradizione e innovazione, rispettando profondamente le opere che ci vengono affidate.”

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